Cos’è per te selvatico?
Alessandro Graziadei
Le parole che più coincidono con la mia idea di selvatico le ha trovate Erri De Luca: “…in fondo all’osso sacro scodinzola una coda che s’è persa”.
Penso che l’umanità debba tornare a cercare con urgenza la sua coda e ricostruire così quel legame con la natura che abbiamo smarrito.
Lorenza Poli
Un concetto che ha a che vedere con l’indipendenza e la libertà, sia fisica che di pensiero. Mi fa subito pensare al colore verde, alla natura, al silenzio e all’introspezione, al cambiamento, a spazi aperti e all’apertura verso tutto ciò che è nuovo: un ottimo pacchetto da inserire nel proprio stile di vita.
Daniele Bassan
Selvatico per me è la mattina presto, uscire dal bosco, il primo raggio di luce e la terra che respira. Poco lontano dei cervi sul prato, che mi vedono, mi sentono, mi annusano, e incuranti della mia presenza restano. Sono le sette e cinque, la sveglia che suona per molti, ma non per noi che amiamo alzarci presto, meglio se prima dell’alba, quell’alba che sa stupire allo stesso modo sia d’inverno che d’estate, appena la vedi sorgere dietro le montagne. E lì mi sento selvatico, tra il margine del bosco e le terre alte.
Roberto Barbiero
Sentirmi libero di vivere la “nudità” togliendomi ogni veste. Per questo ho bisogno di un bosco, di un prato, del mare, di un torrente, della terra tra le mani, del corpo sull’erba, della pioggia sulla testa, del caldo del sole sul viso, del profumo dei fiori, dell’acqua di una fonte, del silenzio e dei suoni di una foresta, del ronzio di un’ape.
Maria Minotto
Selvatico mi parla di boschi e oceani profondi. Mi racconta dell’impulsivo che ci salva ogni volta che non abbiamo paura di ascoltare la pancia. Risuona di accordi che non pensavi di avere dentro di te, ma scopri liberi e puri. In passato era qualcosa da addomesticare, adesso è un insieme di colori irrinunciabile.
Antonella Agostini
Per me selvatico è uno che abita il margine, in quella zona che appartiene alla marea, né mare, né spiaggia. Mai totalmente addomesticato, con l’anima a cavallo tra Neolitico e Antropocene.
È chi trova il tempo di annusare l’aria, per scoprire cosa sta fiorendo, chi si sente addosso la siccità della terra e per questo conosce tutti i nomi delle nuvole. Uno mai sazio di luce, che perfino la notte osserva a che punto è la luna, senza comunque perdere la voglia di spegnere per sempre l’orribile lampione arancione vicino casa.
Selvatico è chi mette ancora il maglione di lana fatto a mano 30 anni prima e chissenefregasenonèpiùdimoda, ma almenononrilasciamicroplastica. E si circonda di piante invece che di animali, per essere più leggero sulla terra. Chi si perde nell’orto, dimenticando il webinar a cui si era iscritto per il gusto di imparare ogni giorno qualcosa di nuovo.
Selvatico però non è poesia, non è miele, è spino di rovo, che ti porge anche dolcissime more, ma solo se tu sei così selvatico da fiutare il tempo e il modo giusti per coglierle.
Andreas Fernandez
C’è il significato che ho imparato a scuola, quello legato alla natura, che nasce e si sviluppa senza il concorso dell’opera dell’uomo, spontanea. Diventa libertà, come l’animale che vive libero, contrapposto a quello domestico, docile e mansueto. Poi però è arrivata la musica, Marlene Kuntz e Negrita, e allora “selvatico” si trasforma in qualcosa che ha a che fare con la passione: perché noi siamo sensualità selvatica (MK); sentirsi un po’ animali, un po’ primitivi, sentire che respiri, sentire che vivi; e via la vergogna e i sensi di colpa, sdraiarsi sulla sabbia, rotolarsi nel fango (N)
Lucia Coppola
La parola selvatico è evocativa di selva. Un luogo fisico e anche dell’anima. Del profondo di noi stessi che entra in relazione con la parte più selvaggia e naturale e col Creato.
Mi fa pensare al profumo del mare in burrasca, al fremito del temporale quando arriva. All’erba bagnata. A un bosco fitto. Ai miei figli piccoli quando tornavano dalle loro scorribande montane. All’odore del mio cane dopo la pioggia. All’aria quando sa di neve.
Violetta Plotegher
Selvatico è per me l’ambiente del bosco dove trovo sempre un luogo segreto che assomiglia ad uno spazio interiore inesplorato. Nasce da un rapporto speciale con i boschi che erano un rifugio cercato nella mia infanzia come momento di immaginazione e libertà. Ancora oggi i profumi delle foglie, del muschio e dei fiori del sottobosco, le voci e i rumori delle creature che lo abitano o dei ruscelli che lo attraversano, mi risvegliano gratitudine di essere al mondo, gioia e pace interiore.
Elisabetta Nardelli
L’essenza della vita, le sfaccettate espressioni della natura, il suo istinto. Un odore penetrante, che parte dal sangue o dalla linfa, un carattere spontaneo, senza schermi. Per chi riesce veramente a capire il significato di selvatico, può voler dire connettersi alla terra, all’aria, all’acqua, a tutte le trasformazioni di questi elementi.
Francesco Azzalini
Buttarsi in mare senza indossare un costume, prender sonno mentre conti le stelle in cielo, scalare ed arrampicarsi con piedi e mani nudi, capirsi con gli animali grazie al solo sguardo, cibarsi dei frutti della terra, lavarsi con la pioggia ed asciugarsi con sole e vento, … Il selvatico si libera da false paure e fittizie sicurezze per ritornare alla sua essenza nativa ed essenziale. Pachamama!
Chiara Cervigni
Selvatico è quell’essere essenziale che siamo da sempre. Nascosto sotto numerosi e spesso pesanti strati culturali, sociali, mentali, silenziosamente ci spinge a cercarlo nelle viscere più profonde di noi stessi. Non usa parole, ma è connesso con tutto ciò che è Vita, per questo lo troviamo più facilmente nella natura, nel vento o negli occhi di un animale non troppo addomesticato. Ha un fiuto infallibile, sa sempre che direzione prendere e non mente mai, anche se noi raramente lo ascoltiamo.
Mauro Iseppi
Per me selvatico significa esser lasciato crescere in modo naturale senza alcun intervento artificiale. Nonostante sia un termine utilizzato anche per gli animali, mi viene spontaneo associarlo solo alle piante, forse perché in qualche modo quest’ultime non dipendono da interventi esterni, come ad esempio l’educazione di una madre data al figlio.
Nonostante questo, a volte associo questo termine ad uno stato d’animo, di pace e libertà, ma vissuta in solitaria.