Dall’amore si impara, appunto.
Da quello che ci viene dato, da quello che ci viene tolto, da quello che siamo noi a sottrarre, da quello che possiamo condividere.
C’è chi si prepara alla neve sbrigando ogni commissione in tempo, per poi rintanarsi in casa. Chi ha già portato a sciolinare gli sci, e non vede l’ora di disegnare qualche curva nella polvere bianca e fresca. Chi invece getta sale e impreca perché dovrà spalare, sudare, perdere tempo. Chi carica la batteria della macchina fotografica, pronto a qualche scatto in bianco e nero.
Poi c’è anche chi, in giorni di solitudine e malinconia che il Natale acuisce e la neve attutisce, sparge briciole e riempie sottovasi. E no, stavolta non c’entrano nuove talee o terriccio soffice, né qualche sgretolato biscotto avanzato in fondo al sacchetto.
Stavolta si apparecchia un banchetto festivo in un giorno qualunque, perché dall’amore si impara anche che i regali più belli arrivano in giorni qualunque.
E allora vi lascio acqua badando che non geli e in questa conchiglia di mare setaccio piccoli tasselli di una pagnotta appena sfornata, semi di sesamo, lino, zucca e girasole e crepi l’avarizia, anche un po’ di uvetta passa che lo so, poi rifletterà riflessi violacei nelle caccole che mi lascerete sul terrazzo in segno di soddisfatta approvazione.
Già. Perché non vi vedo quasi mai. Qui tra le case non ho posizionato le vettovaglie in un posto buono per spiarvi, ma in un posto riparato perché possiate sentirvi a vostro agio.
E io mi coccolo nei segnali del vostro passaggio, qualche piuma, la confusione di un pranzo non sempre frugale sparpagliata sulle piastrelle, l’ombra di una fuga veloce impauriti da chissà quale molesto rumore.
E anche se avrei tanta voglia di farmi due chiacchiere con voi, scambiare due cinguettii o un battito d’ali, non importa. Non condivido questo cibo per avere in cambio ciò che, me ne faccio una ragione, non possiamo dividere.
Lo faccio perché mi fa bene pensare di potervi accompagnare, sconosciuta, in questi voli di migrazione o dintorni, e avere nel cuore la dolcezza discreta di starvi accanto.